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Il CBG cos’è e qual è la differenza con il CBD?

Il CBD, o cannabidiolo, è sempre più conosciuto e le ricerche e gli studi scientifici a riguardo sono in continuo aumento, ma per quanto riguarda il CBG? Forse ne hai sentito parlare anche tu, l’abbiamo già definita come la molecola del futuro nel 2020.

È cambiato qualcosa negli ultimi anni? Ci sono nuove scoperte sulle sue proprietà benefiche e i suoi possibili utilizzi in medicina?

Oggi noi di Beleaf ti portiamo alla riscoperta del CBG e delle sue numerose potenzialità. Vediamo insieme cos’è il CBG, come si differenzia dal CBD, come agisce sul sistema endocannabinoide, quali sono i benefici e gli effetti del CBG scoperti fino a ora dalla scienza e quali sono le sue possibili applicazioni in ambito medico. Ciò che sappiamo a oggi è davvero sorprendente.

Il CBG cos’è di preciso?

Partiamo subito facendo un breve e semplice ripasso e vediamo insieme cos’è il CBG.

Il CBG, o cannabigerolo, è una sostanza presente nelle piante giovani e nelle infiorescenze di canapa. Nella sua fase iniziale si presenta in forma acida, acido cannabigerolico (CBGA), e ha l’incarico di mantenere la buona salute della pianta di cannabis.

Durante la crescita della pianta il CBGA viene sintetizzato naturalmente cambiando la sua composizione chimica e trasformandosi negli acidi di altri cannabinoidi. Ciò ha fatto guadagnare al cannabigerolo il titolo di madre di tutti i cannabinoidi. Si formano così il CBDA, il THCA, il CBCA, ossia i precursori in forma acida dei cannabinoidi più conosciuti, e il CBG. Con il passare del tempo e con l’esposizione alla luce e al calore questi si trasformano nei cannabinoidi CBD, THC, CBC, mentre il CBG non subisce cambiamenti.

Il cannabigerolo a oggi sembra il cannabinoide con le maggiori potenzialità. Scopriamo meglio i suoi benefici partendo da come si differenzia rispetto al CBD.

Qual è la differenza tra CBD e CBG?

Il cannabidiolo e il cannabigerolo hanno molti punti in comune ma anche delle piccole ma significative differenze.

La più grande differenza tra il CBD e il CBG è da ricondurre al modo di interazione con il sistema endocannabinoide.

Sia il cannabidiolo sia il cannabigerolo non hanno effetti psicoattivi, a differenza del THC, e sono in grado di interagire con il sistema endocannabinoide (ECS).

Riescono quindi ad apportare benefici sul corpo e sulla mente della singola persona grazie alle loro proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche, antiossidanti, antispasmodiche, antimicrobiche, rilassanti, ma con modi e intensità differenti.

Come agisce il CBG?

Entriamo nel vivo del discorso. Per comprendere la differenza tra CBD e CBG dobbiamo rispondere alla domanda: come agisce il CBG con il sistema endocannabinoide?

Sappiamo che il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide supportandolo e regolandolo. Il suo effetto benefico è indiretto sui recettori CB1, recettori che si trovano nel cervello, e i recettori CB2, recettori che si trovano nel sistema nervoso, nell’intestino e nei tessuti connettivi. In qualche modo potremmo dire che lavora dietro le quinte
Invece il CBG interagisce con il sistema endocannabinoide con un’efficacia più elevata perché sembra legarsi ai recettori CB1 e CB2. Il cannabigerolo si lega ai recettori del sistema endocannabinoide espanso con una maggior affinità di legame rispetto al CBD. Ed è proprio l’abilità del CBG di interagire in modo maggiormente diretto con l’ECS che lo rende così interessante per i suoi potenziali effetti benefici anche in ambito terapeutico.

Cannabigerolo o cannabidiolo? Qual è il migliore?

CBG e CBD hanno tutti e due effetti benefici, che approfondiremo tra poco, ma qual è il migliore? Il CBG o il CBD?

Le più recenti ricerche scientifiche ci suggeriscono che uno non è migliore dell’altro e che, anzi, la loro combinazione ha enormi potenzialità benefiche. Sono due molecole che, lavorando in sinergia, potrebbero lavorare in contemporanea su aspetti diversi dello stesso problema.

La scelta tra cannabidiolo e cannabigerolo dipenderà quindi dalle tue necessità e da quali effetti benefici vuoi ottenere dai cannabinoidi. Le ricerche suggeriscono effetti benefici similari, per esempio sul dolore e sulle infiammazioni, ma con intensità diverse.

CBG benefici: cosa dice la scienza fino a ora

Oltre agli effetti benefici che il cannabigerolo ha in comune con il CBD, come:

  • modulare la risposta al dolore
  • modulare la risposta alle infiammazioni e ridurre l’infiammazione
  • modulare i livelli di cortisolo per alleviare ansia e stress
  • migliorare la qualità del sonno e rivelarsi come un possibile rimedio all’insonnia
  • proprietà antiossidanti
  • proprietà rilassanti
  • migliorare l’appetito e il metabolismo
  • stimolare la memoria
  • alleviare il mal di testa e alleviare i dolori

Il CBG è sempre più studiato per i suoi potenziali benefici su:

  • glaucoma
  • malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson, la SLA, la sclerosi multipla, la malattia di Huntington
  • problematiche cutanee
  • malattie metaboliche e infiammatorie intestinali
  • condizioni ischemiche
  • disfunzioni vescicali
  • glioblastoma

Vediamo nello specifico cosa dicono alcune delle ricerche scientifiche più promettenti ricordandoci che ancora non sono sufficienti per dichiarare il cannabigerolo come panacea di tutti i mali. Come sempre a fine articolo trovi tutte le fonti per approfondire.

Ricercatore controlla piante di cannabis

Il cannabigerolo per la salute della pelle

Una ricerca datata Dicembre 2021 e resa pubblica a inizio 2022 ha studiato i benefici del CBG sulla pelle. In particolare ha rilevato la sua efficacia per promuovere la salute della cute riducendo la comparsa di arrossamenti e migliorando la naturale funzione di barriera.

Il cannabigerolo si rivela così un interessante candidato per l’uso dermatologico grazie alle sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, anti acne e anti invecchiamento. È inoltre in grado di lavorare selettivamente su collagene, elastina e altri geni chiave necessari per la salute e l’idratazione della pelle.

Mentre una ricerca antecedente, del 2007, ne rileva anche gli effetti benefici sulla psoriasi.

Il cannabigerolo per le malattie metaboliche

La ricerca pubblicata sul Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics nel Febbraio 2021 evidenzia i risultati promettenti del CBG come trattamento di malattie metaboliche grazie alla sua capacità di migliorare la sensibilità all’insulina e l’adipogenesi.

Le proprietà antiipertensive del CBG si rivelano anche benefiche per i pazienti con diabete.

Il CBG per le malattie neurodegenerative

Già due ricerche, del 2015, avevano indagato gli effetti positivi del CBG sui disturbi associati al sistema nervoso come l’epilessia e la malattia di Huntington. Nel 2021 le proprietà di neurogenesi del cannabigerolo, ossia la capacità di stimolare la formazione di nuovi neuroni da cellule immature, e le sue proprietà neuroprotettive vengono riconfermate.

Il CBG così diventa ancora più importante come potenziale terapia per tutti quei casi di declino cognitivo o malattie neurodegenerative come:

  • demenza
  • morbo di Parkinson
  • morbo di Alzheimer
  • sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
  • sclerosi multipla (MS)
  • Corea di Huntington

Il CBG per il glioblastoma

Nel 2021 si sono indagati gli effetti benefici del cannabigerolo per il suo potenziale come agente terapeutico in una nuova terapia combinata per il glioblastoma, uno dei tumori più aggressivi che colpisce il sistema nervoso centrale.

Il cannabigerolo, da solo o in combinazione con il cannabidiolo, ha agito con efficacia su due elementi chiave che altrimenti avrebbero impedito il successo del trattamento dei pazienti con glioblastoma. In particolare CBG e CBD hanno aiutato a superare la resistenza delle cellule staminali di glioblastoma (GSC) agli agenti citotossici per indurre apoptosi e hanno evidenziato effetti additivi sulla ridotta vitalità cellulare così da rendere possibile la sostituzione del THC. Il THC infatti può essere molto dannoso per pazienti che hanno anche distorsioni neurologiche correlate alla progressione del tumore.

Inoltre, oltre agli effetti antitumorali il CBG e il CBD riescono anche a influire sul dolore, alleviando, sull’appetito, aumentandolo, e prevengono cachessia e nausea da chemioterapia.

Il cannabigerolo e le malattie croniche intestinali

Le malattie croniche intestinali (MICI) come il Morbo di Crohn e la colite ulcerosa colpiscono circa 250 mila persone in Italia. Uno studio italiano effettuato su cavie con colite indotta ha evidenziato l’utilità del CBG nel trattamento delle suddette malattie croniche grazie alle sue capacità di ridurre l’infiammazione e i batteri presenti nell’intestino oltre alle sue proprietà analgesiche.
I ricercatori così suggeriscono che il cannabigerolo potrebbe essere considerato come un trattamento sperimentale per la malattia infiammatoria intestinale.

Cannabigerolo e condizioni ischemiche

Gli effetti neuroprotettivi del cannabigerolo, insieme agli effetti protettivi della cannabidivarina (CBDV), e gli effetti antinfiammatori sulle cellule della barriera emato-encefalica rilevati da uno studio del 2021 suggeriscono il CBG come una strategia terapeutica unica per le condizioni ischemiche come gli ictus.

Il cannabigerolo per il glaucoma

Le prime ricerche sul potenziale del CBG contro il glaucoma risalgono al 1990. Lo studio prevedeva l’analisi del THC e del CBG per determinare se uno dei due fosse in grado di ridurre la pressione intraoculare aumentando il drenaggio dell’occhio. Lo studio rivela che tutti e due i cannabinoidi mostrano effetti benefici nella cura del glaucoma. I ricercatori però giustificano l’uso del cannabigerolo, in particolare, grazie ai suoi quasi assenti o lievi effetti collaterali contrapposti ai dichiarati effetti collaterali del THC.

Il cannabigerolo per le disfunzioni vescicali

L’attivazione dei recettori dell’ECS attraverso il CBG, come per il CBD, e l’effetto rilassante dei cannabinoidi, evidenziato dai ricercatori dell’Università del Winsconsin nel 2015, suggeriscono l’efficacia dei cannabinoidi per il trattamento delle disfunzioni della vescica come i sintomi della vescica iperattiva.

Il CBG è legale?

Se a questo punto ti stai chiedendo se il cannabigerolo è legale ti rispondiamo subito. Sì, il CBG è legale. Al momento non viene elencato tra le sostanze psicotrope dalla convenzione delle Nazioni Unite né vietato da nessuna legge. Nulla dovrebbe cambiare nei prossimi anni in quanto il CBG, come il CBD, non possiede alcun effetto psicotropo.

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Cannabigerolo effetti: che effetto fa il CBG quando assunto?

Cerchiamo di rispondere anche a questa domanda anche se le variabili che influiscono sugli effetti dell’assunzione del cannabigerolo sono molteplici e personali: stile di vita, peso corporeo, stato di salute generale.

Gli effetti del CBG per molte persone sono energizzanti e quasi euforici, a differenza del CBD che può essere più rilassante. Alcune persone infatti assumono il CBG in vista di un allenamento. Un'importante variabile, però, è il metodo di assunzione del CBG. Infatti CBG e CBD insieme potrebbero rivelare le loro migliori proprietà anti-ansia e ansiolitiche.

Il CBG ha effetti collaterali?

Ciò che ci dicono oggi gli studi è che il cannabigerolo sembra essere molto ben tollerato dal corpo e ha una tossicità molto bassa. Infatti non sono stati rilevati effetti collaterali significativi.

Olio CBG: perché è difficile trovarlo? Dove trovare l’olio con CBG?

Ora che sai cos’è il CBG è probabile che tu abbia anche cercato prodotti contenenti cannabigerolo per provarli e abbia notato la scarsità di presenza sul mercato di quella che sembra essere la molecola del futuro. Trovare CBG in un prodotto naturale, come l’olio CBG, è vero, è difficile. Ti spieghiamo il perché e poi ti diciamo anche dove trovarlo.

Il CBG è ancora poco usato nei prodotti e troppo poco studiato per la sua difficoltà di estrazione e complessità nella coltivazione. È costoso da produrre perché più difficile da isolare rispetto al CBD. Devi infatti sapere che in media la maggior parte delle varietà di cannabis contiene meno del 2% di CBG. Ciò vuol dire che per isolare una piccola quantità di CBG c’è bisogno di una gran quantità di cannabis.

Per questo motivo molte aziende produttrici decidono di non introdurre il CBG nel loro catalogo e preferiscono limitarsi all’olio CBD che, se di qualità, contiene una minima percentuale di cannabigerolo.

Ma noi di Beleaf ci siamo mai tirati indietro? Ci siamo mai fatti fermare dalle sfide più complesse? Assolutamente no. Ecco perché puoi trovare sul nostro shop online il nostro primo olio CBG 10% completamente naturale.

Bibliografia

BeGreen. BeHealthy. BeNatural