Sei una persona affetta da diabete e vuoi sapere se il CBD può aiutarti a migliorare la tua condizione fisica e mentale?
Ti confermo che sei arrivato nel posto giusto!
Per produrre questo articolo, noi del team Beleaf, abbiamo studiato e analizzato vari contenuti di natura scientifica (puoi trovare come sempre le fonti nella bibliografia), con lo scopo di proporti un articolo esaustivo ma allo stesso tempo semplice e il più possibile preciso.
In questo testo andremmo a capire in che modo il CBD può interagire con il nostro corpo per attenuare i sintomi del diabete ma sopratutto se il CBD può essere utile per migliorare lo stress e l’affaticamento mentale frequentemente associato alle persone che devono convivere con questo disturbo.
Come sempre però, ti ricordo che questo testo non ha l’obiettivo di fornire consigli di natura medica.
Pertanto se hai intenzione di assumere prodotti contenenti CBD ti consiglio sempre di rivolgerti prima al tuo medico, che saprà indirizzarti verso la scelta più adatta a te.
Cos'è il Diabete?
Prima di focalizzarci sui potenziali effetti benefici del CBD e di come questa molecola possa essere utile a migliorare i sintomi del diabete, andiamo all’origine: Che cos’è il diabete?
Il diabete è una malattia cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo ed è causata da scompensi del livello di glucosio (zucchero) nel sangue, sia di quello prodotto dal nostro corpo sia di quello assunto attraverso il cibo.
L’origine alla base degli scompensi glicemici che provocano lo svilupparsi di questa malattia possono essere di diverso genere e ne caratterizzano la sua natura che può essere di Tipo 1 o di Tipo 2.
Qual’è la differenza sostanziale tra questi due tipi di diabete? Nel caso di diabete di tipo 1, il nostro corpo ha una produzione inadeguata o assente dell’ormone insulina mentre nel caso del diabete di tipo 2 la causa viene imputata ad una scarsa capacità dei tessuti del nostro corpo di utilizzare l’insulina stessa.
Cos’è l’insulina?
L’insulina è un ormone che viene prodotto dalle cellule beta delle isole di Langerhans presenti all’interno del pancreas e ha il compito fondamentale di consentire al glucosio di entrare nelle cellule, soprattutto in quelle muscolari, per essere utilizzato come fonte di energia per il nostro corpo.
Se questo meccanismo è alterato e non funziona bene, il livello di glucosio tende ad aumentare all’interno del flusso sanguigno causando il fenomeno dell’iperglicemia. Se l'iperglicemia non viene tenuta sotto controllo, il diabete progredisce aumentando il rischio di seri danni a tutti gli organi.
Purtroppo questa malattia non può essere curata ma può solo essere gestita e non importa quanto frustrante e spaventosa può essere, le persone con il diabete possono vivere a lungo ed essere in salute come le altre.
Vediamo adesso nello specifico questi due tipi di diabete, per comprendere in seguito come il CBD interagisce nel nostro corpo per produrre benefici a livello fisico e mentale.
Il Diabete di Tipo 1
Di tutte le persone con il diabete, quelle affette da Tipo 1 sono un numero minore ma importante. Al contrario dell’opinione comune, questo tipo di diabete non si manifesta solo in giovane età, ma può colpire persone di qualsiasi genere.
Il diabete di tipo 1 parte dal sistema immunitario che ha un ruolo molto importante e difficile: riuscire a controllare tutte le cellule, proteine e molecole all’interno del nostro corpo e decidere se lasciarle o, al contrario, eliminarle dal nostro corpo.
Le cellule del nostro sistema immunitario pattugliano il nostro corpo e verificano che non ci siano problemi derivanti da batteri, virus, funghi e cellule cancerogene. In questo caso se vengono rilevate minacce per la nostra salute, il sistema immunitario sferra un’attacco per annientarle.
Alcune volte, però, il nostro sistema immunitario può sbagliarsi e rilevare minacce dove non ce ne sono.
In questo caso, nel diabete di tipo 1, il sistema immunitario crede erroneamente che alcune parti del pancreas (le cellule beta) siano una minaccia e di conseguenze mira a distruggerle.
Questo è un gravissimo problema, perchè come detto in precedenza, le cellule beta sono responsabili della produzione di insulina. L’assenza di questo ormone provoca di conseguenza un aumento del livello di glucosio all’interno del flusso sanguigno.
Il Diabete di Tipo 2
Più di 300 milioni di persone nel mondo sono affette da diabete di tipo 2, che rappresenta circa il 90% dei casi di questa malattia. È un dato importante ed allo stesso tempo allarmante perchè tra i fattori di rischio troviamo la sedentarietà, il sovrappeso e l’obesità.
Da cosa è causato il diabete di tipo 2?
L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che agisce come una chiave per introdurre il glucosio all’interno delle cellule ed essere usato come fonte di energia.
Se hai questo tipo di diabete, può essere che le cellule del tuo corpo non rispondono in modo corretto all’insulina. Questa disfunzione viene chiamata: resistenza all’insulina.
Le cellule beta del pancreas, a questo punto, iniziano a produrre un maggior quantitativo di insulina per cercare di attivare le cellule ma questo non avviene.
In altri casi invece il pancreas non riesce a produrre un quantitativo sufficiente di insulina per permettere di trasformare il glucosio contenuto nelle cellule in fonte di energia, favorendo l’iperglicemia.
Evidenze scientifiche a favore degli effetti benefici del CBD contro il diabete
Come abbiamo visto nelle sezioni precedenti, il diabete di tipo 1 e di tipo 2 sono diversi per origine, ma presentano lo stesso problema: una presenza elevata di glucosio nel sangue.
Il nostro corpo produce insulina per regolare il livello di glucosio nelle cellule al fine di creare energia. Quando mangi e bevi, il pancreas produce insulina che, come una chiave, permette l’accesso del glucosio all’interno delle cellule per essere utilizzate nella produzione di energia in un secondo momento.
La domanda che ti sorgerà spontanea adesso è: il CBD può migliorare la mia situazione con il diabete?
I risultati delle ricerche effettuate sono contrastanti quando si tratta di stabilire se il CBD può avere effetti positivi sui sintomi del diabete.
Possiamo dire però che il CBD è stato positivamente associato con il miglioramento delle seguenti condizioni:
Prevenzione del diabete
Attualmente non ci sono test clinici che dimostrino in maniera assoluta che l’assunzione di CBD possa prevenire il diabete nelle persone.
Tuttavia sono stati condotti alcuni test su ratti non-obesi affetti da diabete (NOD) che hanno presentato un minor rischio di sviluppare il diabete se trattati con il CBD. In particolare hanno ossservato che l’incidenza del rischio di sviluppare la malattia è passato dal 86% nei ratti senza trattamento al CBD, al 30% su ratti trattati con il CBD.
Alcuni studi statunitensi su persone hanno stabilito che l’utilizzo di cannabis è positivamente associato ad un indice di massa corporeo più basso, il che potrebbe diminuire il fattore di rischio di contrarre il diabete.
Infiammazione
Il trattamento al CBD ha evidenziato una significativa riduzione del livello del plasma delle citochine proinfiammatorie, responsabili di danni a molteplici organi e tessuti, fra cui la morte delle cellule-beta pancreatiche.
Gli esami istologici sulle isole pancreatiche, effettuati sui ratti trattati con il CBD, hanno rivelato una diminuzione della loro infiammazione.
In aggiunta la citochina anti-infiammatoria (Interluchina 10) ha registrato un forte aumento, dando sostegno alla tesi che il CBD ha proprietà antinfiammatorie.
Problemi vascolari
Il diabete, a lungo termine, porta con se alcune complicanze, soprattutto nel tipo 2, che hanno come bersaglio anche il sistema cardiovascolare.
La maggior parte delle complicanze del diabete sono associate all’alterazione fisiologica nella vascolarizzazione. Le complicanze microvascolari coinvolgono retinopatia, nefropatia (danni ai reni) mentre le complicanze macrovascolari ha come principale complicanza la arteriosclerosi.
Sempre in alcuni esperimenti effettuati nei ratti, si è scoperto che il trattamento con il CBD previene la morte delle cellule nella retina e la permeabilità vascolare.
In aggiunta, si è evidenziato che il CBD ha ridotto significativamente lo stress ossidativo e diminuito il fattore di necrosi tumorale (TFNa).
Il CBD ha benefici sul livello degli zuccheri nel sangue?
Sfortunatamente non ci sono al momento ricerche su persone che evidenziano effetti del CBD sul livello di zuccheri del sangue.
La mancanza di ricerche in questo campo, molto probabilmente, sono la conseguenza della illegalità della cannabis in moltie parti del mondo.
A questo proposito, fino a pochi mesi fa la cannabis era inserita all’interno della tabella IV delle sostanze stupefacenti insieme ad eroina e cocaina.
Nel 2 Dicembre del 2020, la Commissione delle Nazioni Unite sugli Stupefacenti si è riunita e ha votato, dopo 60 anni, la declassazione della cannabis dalla tabella IV delle sostanze stupefacenti, riconoscendo le sue proprietà terapeutiche.
Questo importantissimo evento darà sicuramente una forte spinta a numerosi progetti di ricerca sulla Cannabis che, essendo molto fiduciosi, porterà maggiori dati e una panoramica migliore sulla correlazione del diabete con il CBD.
Chiusa questa parentesi, quello che sappiamo per certo è che il sistema endocannabinoide copre un ruolo molto importante nella regolazione dell’omeostasi del nostro metabolismo.
L’omeostasi glucidica è un fattore molto importante per chi soffre di diabete;
Il suo scopo principale è quello di mantenere il rifornimento di un’adeguata quantità di glucosio al tessuto nervoso. Secondariamente, consente di immagazzinare substrati energici (es. glucosio) in eccesso introdotti dai pasti, impedendo l’eccessivo aumento della glicemia e la sua dispersione con le urine.
Alcuni studi emergenti suggeriscono che: “il sistema endocannabinoide imposta la sensibilità alla risposta insulinica negli adipociti”.
Il concetto spiegato in maniera semplice ci fa capire che il sistema endocannabinoide ha una funzione importante in come il corpo risponde all’insulina, aumentando o diminuendo la sua sensibilità.
Effetti psicologici del diabete e benefici del CBD
Lo stress è una conseguenza naturale se stai combattendo contro questa subdola malattia, sopratutto se il diabete è di tipo 1.
Vivi ogni giorno "contando al milligrammo" i carboidrati che assumi, pianifichi i pasti, testi il livello di sangue più volte al giorno e hai a che fare con alti e bassi (sia di natura fisica sia mentale) che devi cercare di controllare.
Tutto questo non sarebbe facile per nessuna persona e mantanere una lucidità ferrea nel corso del tempo è estremamente importante per gestire al meglio il diabete e stare bene.
Non è difficile soffrire di depressione e stress in queste condizioni. Fai fatica a dormire, hai difficoltà a concentrarti o senti che hai poca energia per affrontare le giornate. Tutto questo è normale.
Lo sai che tra i tanti benefici, il CBD ha effetti antidepressivi e ansiolitici che riducono lo stress?
Ebbene si, il CBD può avere effetti ansiolitici sul nostro corpo.
Sono molteplici le ricerche che supportano le evidenze scientifiche sugli effetti ansiolitici del CBD, che viene oltretutto ritenuto molto più tollerato dal corpo rispetto alle normali medicine psichiatriche.
Tutto ciò deve però essere ancora dimostrato in maniera definitiva con linee guida specifiche. Fino ad allora dobbiamo far fede alle ricerche compiute fino ad oggi.
Alcune recensioni da parte dei nostri clienti supportano la tesi che il CBD ha effetti calmanti e ansiolitici per il loro caso specifico come puoi vedere nella nostra sezione recensioni.
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Non vogliamo assolutamente che tu prenda decisione affrettate se stai seguendo cure mediche specifiche.
Come esposto all’inizio dell’articolo, se hai intenzione di assumere prodotti a base di CBD, devi prima di tutto parlarne con il tuo medico e capire insieme a lui quale può essere il percorso migliore per integrare il CBD nella tua routine.
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